Descrizione
La variante 2023 è l'atto conclusivo, per l'amministrazione comunale, di un lungo e complesso iter di aggiornamento del piano regolatore di Ala, iniziato – sulla base del lavoro di precedenti amministrazioni – con l'approvazione della variante generale 2019 e della variante centri storici. Un lavoro certosino, durato otto anni, coordinato dall'assessore Stefano Gatti, seguito in maniera eccellente dall'ufficio tecnico comunale e che ha avuto la consulenza dell'architetto Giorgio Losi prima (purtroppo scomparso) e, per l'ultima variante, dell'architetto Giorgio Campolongo. La variante 2023 permette sopraelevazioni per alcuni tipi di edifici (nell'ottica del risparmio del territorio), precisa le destinazioni per alcune aree pubbliche (ex Pasqualini, Handycamp), prevede parcheggi e parchi pubblici, introduce la possibilità di ristorazione in alcune malghe in Lessinia, permette la realizzazione di depositi agricoli e stalle. Precisa inoltre i limiti tra aree agricole, aree artigianali e aree urbanizzate (il concetto di cinta urbana), chiudendo con un “credito agricolo”. Vale a dire: le aree destinate ad agricoltura aumentano anziché diminuire in seguito alla revisione del Prg. Il documento è stato votato a maggioranza nell'ultimo consiglio comunale, tenutosi il 22 novembre.
“Il Prg è il documento più importante di un ente locale, di più persino di un bilancio. Questo perché norma tutta l'urbanistica, ma, di più, è al servizio dell'economia locale. Un piano non si limita a dire dove costruire e dove no, ma regola tutta la vita sociale della comunità locale e ne determina lo sviluppo (economico, sociale, lavorativo) a lunga scadenza, traguardando negli anni e nei decenni. Questa variante, in particolare, colma delle “lacune che bloccavano lo sviluppo della nostra comunità, grazie al lavoro della giunta, degli uffici e del tecnico incaricato superiamo anche questi ostacoli e permettiamo un ulteriore sviluppo di Ala e del suo territorio”, ha commentato il sindaco reggente Luigino Lorenzini.
“Abbiamo gettato le basi per un possibile sviluppo futuro – ha detto l'assessore Stefano Gatti in consiglio – il quale a mio avviso dovrà seguire tre direzioni. Una sarà il rilancio del centro storico, in virtù dell'occasione unica data dal nascente polo museale. La seconda sarà l'eliminazione di ogni tipo di barriera di tipo architettonica e la terza sarà l'ambiente. Nel Comune di Ala ci sono diverse situazioni, date da ex cave, ex discariche, attività economiche non più operanti, che devono essere prese in mano e convertite ad una nuova destinazione, nel rispetto dell'ambiente”.